Fatturazione elettronica: prime considerazioni operative

Dal 01/01/2019, salvo modifiche normative, scatta l’obbligo di emettere/ricevere le fatture in formato elettronico da parte di tutti i soggetti titolari di partita IVA. Gli unici soggetti esonerati dalla emissione della fattura elettronica sono i contribuenti che adottano il regime forfettario (Legge 190/2014, art. 1, commi 54-89) e quelli che adottano il regime dei minimi (D.L. 98/11, art. 27, commi 1 e 2).

In base ai soggetti a cui la fattura deve essere emessa bisogna distinguere tra:

  • Fatture emesse alla Pubblica Amministrazione: in questo caso la fattura da emettere in modo elettronico (Fattura PA) segue l’iter e le modalità già conosciute;
  • Fatture emesse a non residenti (società e/o enti e/o cittadini esteri): la fattura continuerà ad essere emessa cartacea, anche se per opzione sarà possibile generarla in formato elettronico e inviarla al Sistema di interscambio (SDI) (fatto salvo che al soggetto non residente andrà consegnata comunque la fattura cartacea). Chi deciderà di emettere tali fatture cartacee dovrà provvedere, entro la fine del mese successivo all’emissione, ad inviare una specifica comunicazione all’Agenzia delle Entrate. Adempimento da cui si viene esonerati se si opta, anche in questo ambito, per l’invio telematico;
  • Fatture emesse a soggetti diversi dalla Pubblica Amministrazione e dai non residenti (cosiddetta fattura tra privati): obbligo di fattura elettronica che segue un iter differente da quello delle fatture PA.

E’ bene quindi sottolineare innanzitutto che ciascun soggetto con partita IVA dovrà dotarsi di un software che sia in grado di emettere le tre tipologie di documenti ove ve ne fosse la necessità.

Altro aspetto fondamentale riguarda il fatto che TUTTE le fatture emesse, sia che siano indirizzate a privati cittadini italiani, sia che siano intestate a società/enti italiani, DEVONO essere emesse in formato elettronico XML e inviate secondo specifiche procedure al sistema di interscambio (SDI) che si preoccuperà di “recapitarle” ai destinatari. Le fatture emesse dal 01/01/2019 secondo modalità diverse da quelle descritte si considerano OMESSE.

Lo Studio è a disposizione per supportare gli interessati sul tema in questione.