Per il solo 2023 i contribuenti persone fisiche esercenti attività di impresa, arte e professione, diversi da quelli che applicano il regime forfetario possono applicare, in luogo delle aliquote IRPEF per scaglioni, un’imposta sostitutiva del 15% sull’incremento del reddito conseguito rispetto al maggiore realizzato negli anni dal 2020 al 2022 decurtato di un importo pari al 5 per cento. Una norma quindi che tende a tassare in modo più contenuto gli incrementi di reddito conseguiti nel 2023 rispetto al passato, nel limite massimo però di euro 40.000 (incrementi superiori verranno tassati secondo le regole ordinarie).
Per la determinazione degli acconti per l’anno 2024 si assume, quale imposta del periodo precedente, quella che si sarebbe determinata non applicando tale disposizione.