Contributo Comune di Milano in favore degli Enti del Terzo Settore per la realizzazione di progetti innovativi (Abitare il quartiere e Progetti Innovativi nei quartieri Niguarda e San Sito)

Il Comune di Milano ha pubblicato due avvisi destinati a Enti del Terzo Settore interessati a realizzare progetti innovativi di promozione e inclusione sociale a favore dei cittadini e delle cittadine che vivono in aree di Milano caratterizzate da situazioni di marginalità e fragilità economico e sociale. Per entrambi i bandi le domande devono essere presentate entro il prossimo 09/12/2024.

Per gli interessati riportiamo di seguito il link ai due avvisi in oggetto:

https://www.comune.milano.it/-/casa.-oltre-700mila-euro-per-progetti-di-inclusione-sociale-nei-quartieri-erp-online-due-bandi


Verifica limite numero massimo lavoratori assunti con contratto a tempo determinato o con contratto di somministrazione a tempo determinato (art. 23 e 31, comma 2 D.Lgs 81/15)

Vi ricordiamo che la norma in oggetto prevede che, salvo diversa disposizione dei contratti collettivi di lavoro, non possono essere assunti lavoratori a tempo determinato in misura superiore al 20% del numero dei lavoratori assunti a tempo indeterminato al 1 gennaio di ciascun anno e, novità introdotta dal cosiddetto decreto dignità, al 30% del numero dei lavoratori assunti a tempo indeterminato al 1 gennaio di ciascun anno, considerando anche le persone assunte con contratto di somministrazione a tempo determinato. In funzione dell’approssimarsi del nuovo anno è quindi opportuno per tutti coloro che hanno lavoratori assunti a tempo determinato e interinali verificare il rispetto di tale limite. Le sanzioni previste nel caso di superamento delle due soglie indicate sono infatti estremamente elevate.


Ravvedimento speciale e Concordato preventivo biennale (art. 2-quater DL 113/2024)

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell’08/10/2024 è stata introdotto nell’ordinamento un “ravvedimento speciale” che potrà essere utilizzato unicamente dai soggetti ISA che aderiranno entro il prossimo 31/10/2024 al concordato preventivo biennale per gli anni 2024 e 2025. E’ quindi bene precisare che tale “ravvedimento speciale” non riguarda i forfetari che aderiranno al concordato preventivo biennale e tutti i contribuenti che NON aderiscono per scelta o per esclusione al concordato preventivo biennale.

In cosa consiste il “ravvedimento speciale”? Nella possibilità di definire le annualità ancora accertabili (anni dal 2018 al 2022) e quindi di non consentire le rettifiche al reddito di impresa e di lavoro autonomo dichiarato mediante il versamento di un’imposta sostitutiva sui maggiori redditi non dichiarati. A tal fine l’Agenzia delle Entrate dovrebbe rendere disponibili nell’area riservata di ciascun contribuente interessato gli importi da versare entro il 31/03/2025 in unica soluzione o, mediante pagamento rateale in un massimo di 24 rate mensili di pari importo a partire da tale data.

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Concordato preventivo biennale (D.Lgs 13 del 12/02/2024): informativa aggiornata con il D.Lgs n. 108/2024

  1. PREMESSA

Il nuovo concordato preventivo biennale (CPB) è un procedimento accertativo fondato su un patto tra professionisti/imprese e Fisco per concordare preventivamente i redditi ed il valore della produzione netta da assoggettare a tassazione, ricevendo in cambio un trattamento premiale.

Il concordato preventivo biennale è disciplinato dal D.Lgs. 12 febbraio 2024, n. 13; tuttavia, al fine di renderlo operativo, sono stati successivamente pubblicati il DM 14/06/2024 (per soggetti ISA) e il DM 15/07/24 (per soggetti in regime forfetario), con i quali sono state definite le metodologie di calcolo del reddito, la cessazione del concordato o la riduzione degli ammontari proposti.

Con la pubblicazione del DLgs. 5 agosto 2024, n. 108 sono state apportate significative modifiche riguardanti le cause di esclusione, la determinazione del reddito, il calcolo degli acconti d’imposta e la tassazione sostitutiva del reddito incrementale.

L’accesso al nuovo concordato preventivo biennale è facoltativo. L’accettazione della proposta da parte di società di persone e soggetti equiparati e di società di capitali in regime di trasparenza fiscale, vincolerà anche tutti i soci e gli associati.

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Obbligo di indicare il CIN negli annunci per gli affitti brevi

Dal 01/09/2024 scatta l’obbligo di indicare negli annunci pubblicati e/o comunicati sia dalle persone fisiche locatrici che dai soggetti che esercitano per loro conto attività di intermediazione immobiliare e/o gestione di portali telematici (es. airbnb, booking) il codice CIN (Codice Identificativo Nazionale) assegnato dal Ministero del Turismo ad ogni unità immobiliare destinata agli affitti brevi. Tale codice deve essere esposto anche all’esterno dello stabile in cui è collocato l’appartamento o la struttura oggetto di locazione breve. Il mancato rispetto di questo adempimento comporta sanzioni rilevanti.