Con la norma in esame viene nuovamente riproposta la possibilità per le persone fisiche, le società semplici e gli enti non commerciali di aumentare il valore fiscalmente riconosciuto alle partecipazioni (non quotate) ed ai terreni edificabili posseduti al 01/01/2020 mediante il pagamento di una imposta sostitutiva dell’11%. La convenienza dell’operazione deve essere valutata rispetto alla tassazione delle plusvalenze realizzate. Un esempio può chiarire meglio la questione: partecipazione in una srl acquistata a euro 100.000 che si prevede/ipotizza di cedere a euro 300.000. La tassazione della plusvalenza di euro 200.000 ammonta a euro 52.000 (26%). Se il contribuente decide di usufruire della norma in esame può aumentare il costo riconosciuto dal fisco ad euro 300.000, pagando un’imposta sostitutiva di euro 33.000. All’atto della vendita non vi sarà più alcuna tassazione in quanto il prezzo di cessione coincide con il nuovo costo di acquisto riconosciuto. Nell’ipotesi effettata il contribuente avrebbe pertanto un beneficio in termini di minori imposte per euro 19.000. Il beneficio è tanto più elevato quanto maggiore è la differenza tra prezzo di cessione e costo originario di acquisto e quanto più ravvicinata è la vendita del bene.
Per poter usufruire di tale agevolazione è necessario far realizzare una perizia di stima giurata da parte di professionisti abilitati entro il 30/06/2020. Lo Studio è a disposizione per fornire assistenza sul tema.